Credo molto nelle potenzialità dei social network e vi sto di fatto spendendo le mie migliori energie. Sono convinta che una scuola 2.0 debba affiancare a un solido studio dei contenuti una diffusione degli stessi in un formato appetibile e soprattutto vicino alle modalità di comunicazione degli studenti, che di certo al giorno d'oggi non scrivono soltanto con carta e penna, ma ricorrono spesso alla leggerezza dei bits. Qualcosa che del resto già Calvino aveva preconizzato nelle sue Lezioni Americane.

Confrontarsi con il pubblico della comunità social, ben più vasto del microcosmo classe (e potenzialmente infinito), proponendo il proprio lavoro, significa per gli studenti sviluppare ottime doti di sintesi nell'esposizione dei contenuti e mantenere buon controllo ortografico. Non solo, essi devono imparare a scrivere in modo accattivante e spigliato, così da ottenere l'attenzione dei lettori, nonché variare il registro stilistico a seconda delle diverse situazioni comunicative.

martedì 29 ottobre 2013

Parole nuove - Bellezza

Secondo appuntamento con le parole nuove. 

Scelgo di recuperare il concetto di Bellezza.

Sandro Botticelli, La nascita di Venere, 1484–1486, particolare


"Noi non vediamo le cose per ciò che sono, ma per ciò che siamo"

La Bellezza è nei nostri occhi, quando sappiamo ancora sorprenderci. 

E' nelle nostre intenzioni, quando progettiamo un mondo più giusto. 

E' nei nostri gesti, quando sanno di accoglienza e gratitudine. 

La Bellezza è ovunque. 
In tutto ciò che accade, o semplicemente è. 

Dipende da noi. 

Può bastare un solo sguardo, se è bello. Dentro.













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