Credo molto nelle potenzialità dei social network e vi sto di fatto spendendo le mie migliori energie. Sono convinta che una scuola 2.0 debba affiancare a un solido studio dei contenuti una diffusione degli stessi in un formato appetibile e soprattutto vicino alle modalità di comunicazione degli studenti, che di certo al giorno d'oggi non scrivono soltanto con carta e penna, ma ricorrono spesso alla leggerezza dei bits. Qualcosa che del resto già Calvino aveva preconizzato nelle sue Lezioni Americane.

Confrontarsi con il pubblico della comunità social, ben più vasto del microcosmo classe (e potenzialmente infinito), proponendo il proprio lavoro, significa per gli studenti sviluppare ottime doti di sintesi nell'esposizione dei contenuti e mantenere buon controllo ortografico. Non solo, essi devono imparare a scrivere in modo accattivante e spigliato, così da ottenere l'attenzione dei lettori, nonché variare il registro stilistico a seconda delle diverse situazioni comunicative.

venerdì 25 ottobre 2013

« Diavoli dell'inferno! »

Martin Mystère è una serie a fumetti edita dalla Sergio Bonelli Editore dal 1982 e ideata da Alfredo Castelli. È incentrata sulle avventure di un professore (un antenato di Indiana Jones?) che indaga su molti misteri non risolti come Atlantide e altri luoghi mitici e leggendariUFOparapsicologia, enigmi della storia, dell'archeologia e della scienza.
Il fumetto è considerato il punto di passaggio tra le serie classiche della Bonelli (TexZagorMister No) e quelle del nuovo corso (Dylan DogNick RaiderNathan Never), sia per le tematiche trattate, sia per aver aperto la strada a nuove iniziative di carattere editoriale. Martin Mystère ha messo in crisi la tradizionale divisione della critica tra pubblicazioni cosiddette di prestigio e quelle popolari, tra fumetto d'autore e fumetto seriale.


Martin Jacques Mystère, soprannominato Il Detective dell'Impossibile, è uno studioso che si occupa in maniera scientifica di fatti apparentemente "impossibili", ritenuti inspiegabili dalla scienza ufficiale e facilmente rimossi.
Una caratteristica che lo differenzia dalla maggior parte degli eroi di fumetti (con l'esclusione di Valentina di Crepax e di Dick Tracy di Chester Gould) è quella di avere una data di nascita (26 giugno 1942). Il professor Martin Jacques Mystère, che vive a New York in oltre 20 anni è invecchiato e si è trasformato nel BVZM (il Buon Vecchio Zio Marty).
Da giovane ricercatore che si gettava allegramente, in piena notte, con il deltaplano dalle alte rupi di inviolati monasteri greci, tenendo in tasca un'antica arma a raggi paralizzante chiamata Murchadna proveniente dal perduto continente di Mu, attualmente Mystère passa più tempo davanti al suo fido Macintosh per preparare (in perenne ritardo) il prossimo libro e soprattutto le puntate del suo programma televisivo, "I Misteri di Mystère" che riscuote un discreto successo, tanto da permettergli di finanziare gli avventurosi viaggi ma anzitutto l'acquisto di libri per la sua straripante biblioteca.
L'avventura per il Detective dell'Impossibile è, prima di tutto, una nuova esperienza della mente. Che si tratti di portare alla luce testimonianze di civiltà dimenticate, di scoprire perché un antico villaggio in Francia è abitato da licantropi, di lottare contro gli spietati Uomini in Nero che vorrebbero distruggere ogni traccia del nostro remoto passato, Martin Mystère guida il lettore alla incessante scoperta di bellezze artistiche, di culture raffinate e poco note, di luoghi incantati e interessanti curiosità archeologiche. Il tutto documentato in modo quasi maniacale dagli autori.
Oltre ai fumetti di Martin Mystère, spesso e volentieri strizzano l'occhio al sapere colto e all'arte anche altri fumetti che consiglio di leggere. Un esempio? Dylan Dog: qui sotto una  citazione del famoso quadro di E. Munch, L'urlo




Nessun commento:

Posta un commento