Credo molto nelle potenzialità dei social network e vi sto di fatto spendendo le mie migliori energie. Sono convinta che una scuola 2.0 debba affiancare a un solido studio dei contenuti una diffusione degli stessi in un formato appetibile e soprattutto vicino alle modalità di comunicazione degli studenti, che di certo al giorno d'oggi non scrivono soltanto con carta e penna, ma ricorrono spesso alla leggerezza dei bits. Qualcosa che del resto già Calvino aveva preconizzato nelle sue Lezioni Americane.

Confrontarsi con il pubblico della comunità social, ben più vasto del microcosmo classe (e potenzialmente infinito), proponendo il proprio lavoro, significa per gli studenti sviluppare ottime doti di sintesi nell'esposizione dei contenuti e mantenere buon controllo ortografico. Non solo, essi devono imparare a scrivere in modo accattivante e spigliato, così da ottenere l'attenzione dei lettori, nonché variare il registro stilistico a seconda delle diverse situazioni comunicative.

domenica 13 ottobre 2013

Scrivi e riscrivi: troverai una voce


Scrivere ci concede un lusso che manca alla conversazione: possiamo tornare indietro a riformulare le nostre frasi, facendo attenzione alla sintassi e alla sensualità del testo. 

Una cosa impossibile quando ci esprimiamo in maniera estemporanea – parlando o scrivendo. 

Paradossalmente, quando la riscrittura funziona, la prosa suona naturale, come l’eco delle nostre vere voci.

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