Credo molto nelle potenzialità dei social network e vi sto di fatto spendendo le mie migliori energie. Sono convinta che una scuola 2.0 debba affiancare a un solido studio dei contenuti una diffusione degli stessi in un formato appetibile e soprattutto vicino alle modalità di comunicazione degli studenti, che di certo al giorno d'oggi non scrivono soltanto con carta e penna, ma ricorrono spesso alla leggerezza dei bits. Qualcosa che del resto già Calvino aveva preconizzato nelle sue Lezioni Americane.

Confrontarsi con il pubblico della comunità social, ben più vasto del microcosmo classe (e potenzialmente infinito), proponendo il proprio lavoro, significa per gli studenti sviluppare ottime doti di sintesi nell'esposizione dei contenuti e mantenere buon controllo ortografico. Non solo, essi devono imparare a scrivere in modo accattivante e spigliato, così da ottenere l'attenzione dei lettori, nonché variare il registro stilistico a seconda delle diverse situazioni comunicative.

sabato 12 ottobre 2013

In viaggio come Ulisse


Ricordando che si parte dal proprio paese a volte per propria scelta, molto più spesso spinti dal bisogno e che le cause delle partenze necessarie possono essere le più svariate:


  • carenza di risorse nel paese di provenienza
  • mancanza di diritti
  • guerre
  • regimi oppressivi
  • contrasti religiosi

allego una risorsa che fa al caso.


Non è aggiornatissima, ma quella sotto è una mappa che dà un' idea abbastanza chiara dei movimenti migratori dei nostri ultimi anni.
E' possibile verificarli in entrata o in uscita da un Paese selezionato col mouse.

Di seguito allego il link:


Buona navigazione.

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