Credo molto nelle potenzialità dei social network e vi sto di fatto spendendo le mie migliori energie. Sono convinta che una scuola 2.0 debba affiancare a un solido studio dei contenuti una diffusione degli stessi in un formato appetibile e soprattutto vicino alle modalità di comunicazione degli studenti, che di certo al giorno d'oggi non scrivono soltanto con carta e penna, ma ricorrono spesso alla leggerezza dei bits. Qualcosa che del resto già Calvino aveva preconizzato nelle sue Lezioni Americane.

Confrontarsi con il pubblico della comunità social, ben più vasto del microcosmo classe (e potenzialmente infinito), proponendo il proprio lavoro, significa per gli studenti sviluppare ottime doti di sintesi nell'esposizione dei contenuti e mantenere buon controllo ortografico. Non solo, essi devono imparare a scrivere in modo accattivante e spigliato, così da ottenere l'attenzione dei lettori, nonché variare il registro stilistico a seconda delle diverse situazioni comunicative.

giovedì 8 dicembre 2022

mercoledì 13 aprile 2022

La pazienza della Terra

Il giorno di superamento della Terra corrisponde alla data in cui i  consumi della popolazione della Terra superano quanto la Terra stessa riesce a generare nell'anno considerato.

Nell'immagine è rappresentata la situazione relativa all'anno in corso. E il Global Footprint Network, dal cui sito è stata tratta l'immagine, ha calcolato che proprio oggi, 29 luglio 2019, la popolazione mondiale ha consumato quanto la Terra sarebbe in grado di produrre per quest'anno.
Questo accade quando si vive superando ogni ragionevole limite.




Esattamente dal 1970, come si evince dal tracciato seguente, l'impatto degenerativo dell'Uomo sulla Terra ha prodotto un enorme deficit ecologico, riducendo progressivamente la bioproduttività e la biocapacità (la quantità di risorse ecologiche che la Terra è in grado di generare quell'anno) a livello globale.


Come si può interrompere questo processo degenerativo? Purtroppo per alcune specie di vita non c'è più nulla da fare, essendo state portate all'estinzione, mentre si possono valorizzare interventi rigenerativi.
Quello che colpisce sicuramente è il fatto che, pur ripercuotendosi il fenomeno sull'intera umanità, in realtà è causato solo da una modesta parte della popolazione globale, dal 15% della popolazione che ha la fortuna di vivere nei Paesi più ricchi del globo. Pensi che non sia così? Che non sei ricco abbastanza? Verifica tu stesso qui la tua posizione sulla scala dall'individuo più ricco a quello più povero della Terra. Sono sicura che, se vivi in Italia come me, sarai collocato molto in alto e forse rifletterai su come tutto può essere relativo. Ancora pensi di essere sfortunato?

Allora vuol dire che la tua, la nostra responsabilità di quello che sta accadendo alla Terra è grande, certamente maggiore rispetto a quella di chi vive nei Paesi del Sud del globo.
Possiamo correggere le nostre abitudini, individualmente e come società. Ma per questo è necessario sapere da dove cominciare, per esempio calcolando la nostra impronta ecologica. 
Segui questo link, imposta la lingua italiana se ti riesce difficile comprendere l'inglese (forse dovresti dare maggiore importanza alle lingue in una società interculturale) e scopri di più sul tuo stile di vita e su come esso possa impattare l'ambiente.

Certo, non dobbiamo colpevolizzarci oltremodo, non siamo tra le sei persone che possiedono più della metà della ricchezza mondiale, ma, ragionando così, finiremmo per disinteressarci del problema rimandandolo alle generazioni future. 
Noi facciamo quello che è in nostro potere, tante gocce formano un oceano, così per rimanere in tema ambientale, e non cambierà lo stato delle cose né potremo spostare la data del crash il prossimo anno se resteremo solo a guardare.