Credo molto nelle potenzialità dei social network e vi sto di fatto spendendo le mie migliori energie. Sono convinta che una scuola 2.0 debba affiancare a un solido studio dei contenuti una diffusione degli stessi in un formato appetibile e soprattutto vicino alle modalità di comunicazione degli studenti, che di certo al giorno d'oggi non scrivono soltanto con carta e penna, ma ricorrono spesso alla leggerezza dei bits. Qualcosa che del resto già Calvino aveva preconizzato nelle sue Lezioni Americane.

Confrontarsi con il pubblico della comunità social, ben più vasto del microcosmo classe (e potenzialmente infinito), proponendo il proprio lavoro, significa per gli studenti sviluppare ottime doti di sintesi nell'esposizione dei contenuti e mantenere buon controllo ortografico. Non solo, essi devono imparare a scrivere in modo accattivante e spigliato, così da ottenere l'attenzione dei lettori, nonché variare il registro stilistico a seconda delle diverse situazioni comunicative.

lunedì 19 ottobre 2015

La Divina Commedia. Purgatorio, canto VI°, questionario di comprensione e analisi.




Come alla fine di un gioco di piazza

1) Con quale similitudine si apre il canto VI del Purgatorio?

Il dubbio di Dante

2) Esiste una contraddizione tra la sentenza virgiliana e la speranza che le anime ripongono nelle preghiere?

L'incontro con Sordello

3) Chi era storicamente Sordello?
4) Descrivi come quest'anima appare a Dante.
5) Quale carattere mostra Sordello?

L'Italia al tempo di Dante

6) A che cosa viene paragonata l'Italia nella celebre orazione di Sordello?
7) Quale maledizione lancia l'anima sull'imperatore e per quale motivo lo maledice?
8) Quali aspetti della decadenza dell'Italia sottolinea il mantovano?
9) A tuo parere, si può dire che Dante ha un'idea dell'Italia come patria? 
10) Descrivi l'immagine che Dante ci offre del popol fiorentino che si argomenta.



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