"Verrà un giorno..." |
1) Il mucchietto di casipole e il palazzotto, dimora di don Rodrigo, anche se descritti in modo analitico, non costituiscono una rappresentazione puramente oggettiva. Evidente è l'intenzione del narratore di evocare i segni della violenza, dell'isolamento che separa questi ambienti dalla vita del villaggio di Renzo e Lucia.
a) indica gli indizi della aggressività e della consuetudine alla violenza presenti negli abitanti della piccola capitale del regno di don Rodrigo.
omacci........................
vecchi.........................
donne.........................
fanciulli.....................
b) il palazzotto, visto dall'esterno, suscita un'impressione di cupa chiusura, di violenza. Verifica nel testo l'intenzione del narratore.
chiusura....................
violenza....................
2) Rintraccia, nei capitoli precedenti, le reazioni suscitate dal nome e dall'azione di don Rodrigo su:
don Abbondio...........
Renzo.......................
Lucia.........................
Azzecca-garbugli......
padre Cristoforo........
3) Analizza qual è il comportamento di padre Cristoforo con i vari personaggi presenti nel capitolo e segnala le reazioni di ognuno alle sue parole.
padre Cristoforo e Lucia
padre Cristoforo e Renzo
padre Cristoforo e don Rodrigo
padre Cristoforo e i convitati (conte Attilio, Azzecca-garbugli...)
4) Spiega il significato delle parole con le quali padre Cristoforo si congeda dai suoi umili protetti:
Sentite, figliuoli ... io anderò oggi a parlare a quell'uomo. Se Dio gli tocca il cuore, e dà forza alle mie parole, bene: se no, Egli ci farà trovare qualche altro rimedio.
5) Nel brindisi pronunciato da Azzecca-garbugli emergono caratteristiche assai significative del suo modo di esprimersi. Rileva nel testo:
una metafora
una similitudine
una iperbole
un ossimoro
una antonomasia
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