Credo molto nelle potenzialità dei social network e vi sto di fatto spendendo le mie migliori energie. Sono convinta che una scuola 2.0 debba affiancare a un solido studio dei contenuti una diffusione degli stessi in un formato appetibile e soprattutto vicino alle modalità di comunicazione degli studenti, che di certo al giorno d'oggi non scrivono soltanto con carta e penna, ma ricorrono spesso alla leggerezza dei bits. Qualcosa che del resto già Calvino aveva preconizzato nelle sue Lezioni Americane.

Confrontarsi con il pubblico della comunità social, ben più vasto del microcosmo classe (e potenzialmente infinito), proponendo il proprio lavoro, significa per gli studenti sviluppare ottime doti di sintesi nell'esposizione dei contenuti e mantenere buon controllo ortografico. Non solo, essi devono imparare a scrivere in modo accattivante e spigliato, così da ottenere l'attenzione dei lettori, nonché variare il registro stilistico a seconda delle diverse situazioni comunicative.

venerdì 14 marzo 2014

Dante, Paradiso, Canto XVII - Questionario





Quale futuro per Dante?

  • Qual è l'atteggiamento psicologico di Dante all'inizio di questo canto?
  • A cosa è dovuto tale atteggiamento?
  • Spiega la lingua che usa lo spirito per rispondere alla domanda del poeta.
L'esilio, la povertà, la delusione politica.
  • Spiega la similitudine che ruota intorno a Ippolito d'Atene.
  • In poche terzine Dante sintetizza lo strazio dell'esilio: chiarisci in cosa consiste questo acuto dolore.
  • Confronta la profezia di Cacciaguida con la realtà storico-biografica del poeta.
  • Ricordi altre profezie dell'esilio fatte a Dante nel suo viaggio?
A Verona
  • Il canto è occasione per ringraziare i maggiori mecenati presso i quali ha dimorato il poeta: quali sono e cosa si dice di loro?
La missione
  • Dante afferma di essere titubante a scrivere ciò che ha visto: perchè? Quale risposta si dà al suo dubbio e chi risponde?
  • Illustra qual è, in conclusione, la missione affidata al poeta.


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