L’elezione fu rapida e grottesca quanto bastava. Il nuovo sovrano, con un asciugamano a mo’ di corona, decise allora di proclamare un’unica legge: ognuno avrebbe inventato una breve storia. Niente vincoli troppo rigidi — solo una richiesta chiara:
ogni autore e autrice avrebbe scelto liberamente che tipo di narratore utilizzare e, alla fine del racconto, avrebbe dovuto specificare e spiegare la propria scelta.
Si misero a scrivere con l’entusiasmo tipico delle attività proibite… finché un bussare deciso non fece gelare l’aria. Sulla soglia apparve la prof, con lo sguardo di chi ha visto troppe gite nella sua vita.
Osservò la scena e dichiarò semplicemente:
— «Domani mi consegnate tutto. Buona notte.»

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