Credo molto nelle potenzialità dei social network e vi sto di fatto spendendo le mie migliori energie. Sono convinta che una scuola 2.0 debba affiancare a un solido studio dei contenuti una diffusione degli stessi in un formato appetibile e soprattutto vicino alle modalità di comunicazione degli studenti, che di certo al giorno d'oggi non scrivono soltanto con carta e penna, ma ricorrono spesso alla leggerezza dei bits. Qualcosa che del resto già Calvino aveva preconizzato nelle sue Lezioni Americane.

Confrontarsi con il pubblico della comunità social, ben più vasto del microcosmo classe (e potenzialmente infinito), proponendo il proprio lavoro, significa per gli studenti sviluppare ottime doti di sintesi nell'esposizione dei contenuti e mantenere buon controllo ortografico. Non solo, essi devono imparare a scrivere in modo accattivante e spigliato, così da ottenere l'attenzione dei lettori, nonché variare il registro stilistico a seconda delle diverse situazioni comunicative.

venerdì 11 gennaio 2019

Il valore dell'errore

Non facciamoci scoraggiare dagli errori. 
Se non avessimo bisogno di imparare, non andremmo a scuola. 
Impariamo dai nostri errori. 

Hai mai sentito parlare delle intelligenze multiple di Howard Gardner?
Nel 1987 questo professore e psicologo americano, stanco di sentire parlare di metodi standardizzati per la misurazione del QI (quoziente di intelligenza), elaborò la teoria delle intelligenze multiple e la espose nel suo trattato Formae mentis: sì sì, è proprio latino e significa "le forme della mente".
Egli individuò ben otto diverse forme di intelligenza. 
Guarda questa slide.



Tutti, secondo Gardner, possediamo tutte le otto forme di intelligenza ma diversamente miscelate.
Questo è il motivo per cui qualcuno riesce a organizzare senza fatica un progetto, qualcun altro riesce meglio nella ginnastica, qualcuno invece nella musica, ecc.
Perciò, non ti scoraggiare se in qualcosa non ottieni subito i risultati sperati; basterà insistere per riuscire, mentre darai il meglio di te in qualche altra prova.

Guarda, ti dedico questo video di uno spot pubblicitario di diversi anni fa.





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