mercoledì 12 marzo 2014

Ulisse, Nausicaa e Calipso.


Dopo il drammatico approdo nell’isola dei Feaci, Ulisse, sfinito, si addormenta. 
Nausicaa, avvertita in sogno da Atena, si reca con le amiche alla riva del fiume e, dopo aver lavato le vesti, le ragazze giocano a palla. 
Con le loro grida svegliano Ulisse, che si copre con un folto ramo e va verso le donne. 
Tutte fuggono tranne Nausicaa, alla quale l’eroe rivolge parole gentili e chiedendo il suo aiuto. 
Ulisse dimostra una profonda conoscenza dell’animo femminile, usa parole ed espressioni molto dolci che giungono all’animo della fanciulla. 
La paragona alla dea Artemide e la fa sentire la più desiderabile e perfetta tra le donne, conquistando la sua fiducia. 
Nausicaa manifesta un profondo senso di ospitalità e si dichiara pronta ad aiutarlo.


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