Lo spazio: Il romanzo si apre con la descrizione paesaggistica di Quel ramo del lago di Como e delle sue
rive. Dal modo particolarmente attento e accurato della descrizione si avverte
che questo paesaggio si carica di un significato più profondo. Quest’ambiente
rappresenta un luogo di pace, uno scenario naturale, sereno, che sta per essere
turbato dalle passioni e dalla violenza.
- L’ambiente descritto corrisponde a uno spazio reale? Quali elementi geografici contribuiscono a identificarlo? Sottolinea nel testo le espressioni che confermano la tua risposta.
- Quali elementi descrittivi contribuiscono a creare un effetto di pace serena?
- Il ritmo narrativo dell’intera descrizione è
a)
Lento
b)
Pacato
c)
Vivace
L’esordio del racconto: L’incontro fra don Abbondio e i bravi è,
sul piano narrativo, la sequenza più significativa del capitolo: questo
episodio, infatti, segna il passaggio dalla descrizione all’azione, che romperà
l’armonia precedentemente rappresentata.
- Dividi la sequenza dell’incontro tra don Abbondio e i bravi in microsequenze, segnalando le frasi relative al passaggio.
- Riconosci tra le microsequenze in cui hai diviso il testo quelle narrative, descrittive, riflessive e dialogate.
- Metti in evidenza la microsequenza più significativa ai fini dell’intreccio.
Interpretazione: Con l’azione rappresentata nella sequenza che
avete analizzato si turba la pace del timoroso curato, disarmato di fronte ai
bravi che gli impongono – da parte di don Rodrigo, potente signorotto del paese
– il divieto di celebrare il matrimonio fra Renzo e Lucia. Da questo sopruso
nasce una serie di azioni e reazioni che coinvolge i vari personaggi: prende
così avvio l’intreccio del romanzo.
- Da quali indizi, nell’osservare i gesti dei due bravi, don Abbondio deduce che l’aspettato era lui?
- Il primo turbamento del curato si proietta nei mille pensieri che lo assalgono. In cosa consistono?
- Con quali comportamenti esterni don Abbondio maschera la sua paura?
- In questa circostanza don Abbondio è soprattutto
a)
Un uomo pauroso
b)
Una vittima della violenza
- Con la sua prima risposta cosa manifesta il curato?
a)
Desiderio di sottrarsi alla responsabilità
b)
Desiderio di restare neutrale
c)
Rapida accondiscenza
- Quale funzione assume la similitudine fra il lampo notturno e il nome di don Rodrigo?
a)
Ha solo una funzione descrittiva
b)
Ha lo scopo di amplificare il sentimento di paura del
personaggio
c)
Tende a sottolineare la ferocia dei bravi
Il personaggio: Don Abbondio è il protagonista di questo primo
capitolo non solo per quello che fa (subisce l’imposizione dei bravi, divenendo
complice di don Rodrigo), ma anche per il modo in cui rivela la sua natura. Il
narratore gli dedica un largo spazio, ricorrendo alle seguenti tecniche
espressive: la storia, il ritratto e il dialogo.
- Riassumi la storia di don Abbondio.
- Il narratore come ritrae il personaggio?
- Cosa ti colpisce del dialogo che don Abbondio ha con i bravi?
Interpretazione: Del personaggio don Abbondio vengono forniti anche
gli elementi utili per un giudizio, che risulta complesso e ricco di sfumature.
Egli vive, infatti, in un momento storico dominato da una violenza che non
lascia spazio vitale all’individuo isolato, privo di forza e di protezione. Non
per questo è giustificato il suo comportamento passivo. Tuttavia il narratore
prova per lui una pena indulgente, che si traduce in uno sguardo ironico, con
il quale egli disegna la sua mediocrità.
- I motivi per cui don Abbondio sceglie il sacerdozio sono condivisi dal narratore?
- La scelta della vita sacerdotale garantisce al curato la quiete a cui aspirava?
Contestualizzazione:
1.
In quale anno è ambientata la vicenda?
2.
Perché Manzoni la ambienta proprio in quel periodo?
3.
Già dalla lettura del primo capitolo, si deduce che si
è di fronte a una romanzo storico. Da quali elementi? Cosa vuol dire questa
definizione di “romanzo storico”?
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