Si dovrebbe, almeno ogni giorno, ascoltare qualche canzone, leggere una bella poesia, vedere un bel quadro, e, se possibile, dire qualche parola ragionevole (Goethe). E' questo lo scopo del blog, divagare. Divagare, quindi volare, solo tra le cose belle, siano esse le parole ben messe, i pensieri, la musica o qualsiasi altra forma di arte. Qui si ama e si coltiva la bellezza che non muore.
Credo molto nelle potenzialità dei social network e vi sto di fatto spendendo le mie migliori energie. Sono convinta che una scuola 2.0 debba affiancare a un solido studio dei contenuti una diffusione degli stessi in un formato appetibile e soprattutto vicino alle modalità di comunicazione degli studenti, che di certo al giorno d'oggi non scrivono soltanto con carta e penna, ma ricorrono spesso alla leggerezza dei bits. Qualcosa che del resto già Calvino aveva preconizzato nelle sue Lezioni Americane.
Confrontarsi con il pubblico della comunità social, ben più vasto del microcosmo classe (e potenzialmente infinito), proponendo il proprio lavoro, significa per gli studenti sviluppare ottime doti di sintesi nell'esposizione dei contenuti e mantenere buon controllo ortografico. Non solo, essi devono imparare a scrivere in modo accattivante e spigliato, così da ottenere l'attenzione dei lettori, nonché variare il registro stilistico a seconda delle diverse situazioni comunicative.
mercoledì 29 gennaio 2014
Proverbio
Griglia di analisi strutturale di un testo narrativo
A. PRESENTAZIONE GENERALE
1. TITOLO
2. AUTORE
3. DATA di composizione
4. GENERE
B. GLI ELEMENTI DELLA NARRAZIONE
1. CHE COSA = LO SVILUPPO DELLA STORIA
Ø Inizio
§ Narrativo
§ Descrittivo
§ In medias res
Ø fabula
§ Esposizione
§ Esordio
§ Mutamenti o peripezie
§ Spannung
§ Scioglimento
Ø intreccio
§ analessi / flashback
§ prolessi / anticipazione
§ digressione
Ø finale
2. CHI = I PERSONAGGI
Ø Presentazione:
§ a ritratto / diretta
§ per indizi / indiretta
Ø Tratti:
§ fisici
§ psicologici
§ ambiente
§ comportamento
§ ideologia
Ø Tipologia:
§ statica
§ dinamica
Ø Funzione:
§ protagonista
§ antagonista
§ aiutanti
§ oppositori
§ destinatario
§ destinatore
3. QUANDO = IL TEMPO
Ø Tempo della storia
§ Distanza
ü Mimetica: nessuna elaborazione = distanza minima
ü Diegetica: rielaborazione dell’autore = distanza + o -
§ ordine
ü fabula
ü intreccio
Ø Tempo del racconto
§ Scena / dialogo
§ Sommario
§ Ellissi
§ analisi
§ Digressione
§ Pausa
4. DOVE = LO SPAZIO
Ø Interno / esterno
Ø Sociale
Ø Tipo di descrizione:
§ Denotativa
§ Connotativa
Ø Scopo della descrizione:
§ Informativa
§ Persuasiva
§ poetica
5. PERCHE’ =
Ø IL TEMA
Ø Il MESSAGGIO
6. COME =
Ø NARRATORE
§ di 1° / 2° / 3° grado
§ Focalizzazione
ü Zero = onnisciente
ü Interna = narratore interno
ü Esterna = narratore esterno
Ø STILE
§ Parole e pensieri dei personaggi
ü Discorso diretto
ü Monologo
ü Flusso di coscienza
ü Discorso indiretto
ü Discorso indiretto libero
ü Discorso raccontato
§ Registro
ü Solenne
ü Formale
ü Medio
ü Colloquiale
§ Ritmo
ü Paratassi
ü Ipotassi
§ Figure retoriche
ü Di ordine
ü Di significato
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Una "monaca singolare"
L'attrice Giovanna Ralli nelle vesti della monaca di Monza |
martedì 28 gennaio 2014
Plinio il Vecchio - Sulla fragilità dell'uomo
Alessandro il Grande
Nel video qui sotto un bel documentario su vita e imprese di Alessandro.
sabato 25 gennaio 2014
martedì 21 gennaio 2014
lunedì 20 gennaio 2014
Il viaggio di Odisseo/Ulisse.
Il pensiero delle 18 meno quasi (eppure ricorrente)
domenica 19 gennaio 2014
giovedì 16 gennaio 2014
mercoledì 15 gennaio 2014
martedì 14 gennaio 2014
FUTURO
venerdì 10 gennaio 2014
Una massima e il suo commento
lunedì 6 gennaio 2014
Scheda di lettura di un testo narrativo.
1) AUTORE e TITOLO
2) CASA EDITRICE
3) CITTÀ E ANNO DI PUBBLICAZIONE
Avendo queste informazioni di base possiamo facilmente avere un primo inquadramento storico.
Il passo successivo è indicare:
4) GENERE DEL LIBRO
Bisogna capire se parliamo di un testo narrativo, cioè in prosa, poetico, o teatrale. Successivamente individuare la presenza o meno di una fabula. I testi narrativi possono essere divisi in sottogeneri: alcuni esempi possono essere epico-cavalleresco, romanzo di formazione, romanzo storico, sociale e psicologico, d'avventura, giallo o rosa. La divisione può essere fatta anche in base alla veridicità o meno dei fatti narrati.
Dopo aver identificato di che tipo di testo stiamo parlando, bisogna cominciare ad esplorarne il contenuto, partendo dall'analisi dei:
5) PERSONAGGI PRINCIPALI
Di questi personaggi bisogna mettere in luce la descrizione fisica o psico-sociale: età, stato sociale, valori morali.
In questo tipo di analisi è necessario distinguere anche fra ritratto diretto e indiretto del personaggio. E poi, come trascurare i ruoli che i diversi personaggi hanno nella vicenda?
a) ruolo: protagonista o antagonista, aiutante o avversario (personaggi secondari);
b) attributi: tratti fisici, oggetti o atteggiamenti che accompagnano un personaggio, rispecchiandone particolari caratteristiche.
Può essere utile inserire un grafico delle relazioni fra i personaggi.
Oltre ai personaggi vanno presi in analisi:
6) AMBIENTE, che altro non è che lo spazio della narrazione. In quest'analisi è bene notare se gli ambienti in cui si svolgono i fatti sono descritti così come i personaggi li vedono o sono descritti in modo oggettivo.
7) TEMPO della STORIA raccontata (della fabula) che in alcuni casi va distinta dal TEMPO del RACCONTO (dell’intreccio): è buona regola indicare se possiamo riscontrare nel racconto analessi (anticipazioni) o prolessi (flashback).
8) TEMATICHE FONDAMENTALI, cioè i significati nascosti nelle parti fondamentali.
Infine è molto utile inserire una
9) BREVE TRAMA che va accompagnata da
10) COMMENTO in cui indicare che cosa è piaciuto e cosa no.
11) TECNICHE NARRATIVE e STILE va tenuta presente la distinzione fra fabula e intreccio, se abbiamo a che fare con un narratore di primo o secondo livello e se questi ha una conoscenza totale dei fatti o li scopre con il lettore.
La frequenza di descrizioni e se il giudizio dell'autore è desumibile o meno.