Credo molto nelle potenzialità dei social network e vi sto di fatto spendendo le mie migliori energie. Sono convinta che una scuola 2.0 debba affiancare a un solido studio dei contenuti una diffusione degli stessi in un formato appetibile e soprattutto vicino alle modalità di comunicazione degli studenti, che di certo al giorno d'oggi non scrivono soltanto con carta e penna, ma ricorrono spesso alla leggerezza dei bits. Qualcosa che del resto già Calvino aveva preconizzato nelle sue Lezioni Americane.

Confrontarsi con il pubblico della comunità social, ben più vasto del microcosmo classe (e potenzialmente infinito), proponendo il proprio lavoro, significa per gli studenti sviluppare ottime doti di sintesi nell'esposizione dei contenuti e mantenere buon controllo ortografico. Non solo, essi devono imparare a scrivere in modo accattivante e spigliato, così da ottenere l'attenzione dei lettori, nonché variare il registro stilistico a seconda delle diverse situazioni comunicative.

venerdì 31 ottobre 2014

Il "segreto" del mangione (prima prova poetica della II BL 2014-2015)


A tanta gente piace la minestra
Zucchine, peperoni e melenzane
Accompagnati da fette di pane
Ma io la butterei dalla finestra.



Preferisco mangiar la pasta al forno
Kebab, margherite e patatine
Ketchup, maionese e noccioline
Montagne di insalata per contorno.



Solo al pensier mi sta venendo fame
La pancia mia non smette di chiamare
Ma mamma "Il segreto" sta guardando.



Con questo telefilm lei ha un legame
E si scorda perfin di cucinare. 
Mi sa che oggi pranzerò da Armando!


Il sonetto, tipico componimento della tradizione lirica italiana, presenta nelle due quartine uno schema di rime incrociate, nelle due terzine le rime sono ripetute.

L'Io poetico verso mezzogiorno avverte un languore prima appena accennato, poi via via più deciso, allo stomaco e viene assalito da un forte desiderio di cibi rustici e molto sazianti.
In casa il povero Io poetico non è ascoltato: la madre, disamorata, trascura la cucina, attratta più che dal dovere familiare, dall'ultima puntata di un famoso serial televisivo.
Al povero Io poetico non resta così che ripiegare pessimisticamente su se stesso e decidere di cercare conforto e accudimento nel più generoso Armando il ristoratore.

A tutta prima il lettore sarebbe spinto a credere a una tematica realistica, comica. 
Invece il tema di fondo del sonetto è di un profondo pessimismo e induce a riflettere su quanto al giorno d'oggi si sia più attirati dal superfluo che dall'essenziale, dimenticando perfino gli affetti più stretti.


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