Testo teorico fondamentale per comprendere la poetica simbolista è questa lettera di Rimbaud all'amico Paul Demeny del maggio del 1871. Rimbaud vi sviluppa il tema della poesia come conoscenza intuitiva e la teoria del poeta veggente che, attraverso la visione e l'allucinazione, coglie l'autenticità dell'io. Le sue riflessioni hanno influenzato profondamente la poesia moderna.
Il Poeta si fa veggente mediante un lungo, immenso e ragionato sregolamento di tutti i sensi. Tutte le forme d’amore, di sofferenza, di pazzia; cerca egli stesso, esaurisce in sé tutti i veleni, per non conservarne che la quintessenza. Ineffabile tortura nella quale ha bisogno di tutta la fede, di tutta la forza sovrumana, nella quale diventa fra tutti il grande infermo, il grande criminale, il grande maledetto, – e il sommo Sapiente! – Egli giunge infatti all’ignoto! Poiché ha coltivato la sua anima, già ricca, più di qualsiasi altro! Egli giunge all’ignoto, e quand’anche, sbigottito, finisse col perdere l’intelligenza delle proprie visioni, le avrebbe pur viste! Che crepi nel suo balzo attraverso le cose inaudite e innominabili: verranno altri orribili lavoratori; cominceranno dagli orizzonti sui quali l’altro si è abbattuto! [...]
Odilon Redon, L'occhio, come un pallone bizzarro, si dirige verso l'infinito, 1882, Parigi. |
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